SECONDA CONFERENZA INTERNAZIONALE APTPI, MILANO 15, 16 17 GENNAIO, CENTRO CONGRESSI LEONARDO DA VINCI
Nei giorni 15, 16 e 17 Gennaio 2010 si è svolta presso il Centro Congressi Leonardo da Vinci a Milano la seconda conferenza internazionale APTPI (sesta edizione nazionale).
Questa edizione ha visto, rispetto alla precedente, una maggiore partecipazione di pubblico proveniente dall’estero (circa il 30% del totale): Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Slovenia, Croazia, Serbia, Macedonia, Russia, Norvegia, Gran Bretagna, Messico e Stati Uniti le nazionalità presenti all’evento.
Come nella precedente conferenza, si è cercato di coinvolgere nell’iniziativa anche professionisti provenienti da altri Paesi, mentre maggiore spazio è stato dato all’area expo (anche quest’anno aperta al pubblico), alle mostre di pittura, di fotografia e ai sideshows che sono stati organizzati per intrattenere i congressisti durante gli intervalli e nel tempo libero.
La prima giornata è stata dedicata alle lezioni comuni per piercers e tatuatori.
La dott.ssa Prato Previde ha trattato tematiche riguardanti il marketing, mentre Bethra Szumski ha esaminato le diverse tecniche di approccio con il cliente.
Sin dal primo giorno si è riscontrata una grande affluenza all’area expo, dove si poteva acquistare materiale per tatuaggi, oltre che una vasta gamma di gioielleria delle migliori marche e dei migliori materiali.
Il secondo giorno è stato diviso in due parti: la prima, unificata per piercers e tatuatori, tenuta dalla dott.ssa Lanfredini, durante la quale è stata discussa la contaminazione crociata e la seconda, diversificata, tenuta dallo Staff APTPI.
Sono stati presentati i video girati dai membri dell’Associazione riguardanti esempi di corretta procedura di preparazione dell’area di lavoro, specifici per tatuatori e piercers.
Due lezioni costruttive e interattive tra partecipanti e relatori, dove non si è voluta imporre una metodologia di lavoro, ma si è cercato un confronto, risultato delle esperienze personali dei presenti in sala.
Il pubblico si è dimostrato molto interessato alle lezioni, completate da dimostrazioni pratiche eseguite da chi lo richiedesse, durante le quali si è potuto verificare se le procedure applicate fossero effettivamente corrette.
Questo grazie anche ad una particolare polvere reagente che rendeva fluorescente le potenziali contaminazioni crociate.
La conclusione, del resto prevista, è stata quella che non esiste un unico metodo per l’allestimento e lo smantellamento di un piano di lavoro, ma ne possono esistere numerosi.
L’obiettivo fondamentale è la riduzione al minimo del rischio di contaminazione crociata, per la salute degli operatori e per tutelare quella dei clienti.
Il terzo giorno ha visto il tatuatore canadese Steve Moore impegnato in una lezione molto interessante, riguardante il rapporto tra il tatuaggio e il corpo, ossia l’impostazione del disegno applicata alle differenti parti del corpo, in funzione dell’anatomia e dei movimenti.
Nel pomeriggio invece Gustavo Barahona, meglio conosciuto come Bara, ha discusso del tatuaggio traditional, presentandone la storia, i soggetti più comuni con i loro significati.
Anche queste lezioni sono state molto apprezzate e seguite, sia per il continuo crescere delle richieste di soggetti traditional che per imparare a sviluppare soggetti di grandi dimensioni rendendoli armoniosi una volta tatuati.
Nella sala piercers invece le lezioni sono state affidate ad Elayne Angel, una delle piercers storiche di fama mondiale, inventrice di fori come il fourchette, che ha approfondito l’anatomia del viso applicandola al piercing facciale, mentre Pat Tidwell e Brian Skellie hanno proposto un’interessantissima lezione sulla tecnica free-hand in campo sterile, che permette di eliminare l’utilizzo delle pinze utilizzando aghi curvati a seconda del posizionamento del piercing .
Per i piercers, un’ulteriore possibilità di approfondimento è stata offerta da Steve Haworth, pioniere delle moderne tecniche di body modification e per la prima volta in Italia.
Venerdì e sabato, infatti, al termine delle lezioni c’è stata la possibilità, per chi ne fosse interessato, di frequentare due classi extra riguardanti il genital beading e il piercing surface.
Il sabato sera, come tradizione, si è svolta la cena sociale e la serata si è conclusa con le due performances di Mutant Rituals e Painsolution, aperte anche al pubblico non iscritto alla conferenza.
Il primo spettacolo ha riunito le due più importanti e famose crews attualmente esistenti in Italia, Ordaliarituals e Mutant Suspension Squad, in un unico interessantissimo sideshow.
Il secondo, curato dai norvegesi Painsolution, ha presentato uno spettacolo di intrattenimento che non ha mancato di far divertire il numerosissimo pubblico presente.
Degne di nota la mostra fotografica e la mostra di pittura che hanno fatto da cornice all’intera manifestazione.
La prima, Suspension of Disbelief, impostata sui Suscon organizzati da APTPI, mentre la seconda mostrava opere di alcuni dei maggiori artisti tatuatori italiani.
Entrambe molto apprezzate e molto utili per far conoscere al pubblico volti nuovi e meno nuovi nel campo della pittura, della fotografia e del tatuaggio in Italia.
Le conclusioni sono anche stavolta positive, sia da parte dell’organizzazione che dei partecipanti.
La conferenza APTPI è diventata un evento sempre in crescita soprattutto a livello internazionale, sia per il numero di partecipanti provenienti dall’estero, che per l’importanza e la fama dei relatori.
Un ringraziamento particolare va ai volontari, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato organizzato a questi livelli, a coloro che hanno esposto le loro opere pittoriche e fotografiche, ai partecipanti, ai quali va rinnovato l’invito alle prossime iniziative APTPI e agli sponsor, che grazie al loro supporto fanno sì che la Conferenza Internazionale APTPI possa crescere col passare delle edizioni.