SPECIALE I ° MEETING NAZIONALE APTPI AREZZO 2003
Centro Congressi Hotel Minerva-Arezzo nei giorni 14 e 15 Dicembre 2003


I° MEETING NAZIONALE APTPI (ASSOCIAZIONE PIERCERS TATUATORI PROFESSIONISTI ITALIANI).

PER DIFENDERE E PROMUOVERE IL TATUAGGIO E IL PIERCING IN ITALIA.

Domenica 14 e Lunedì 15 dicembre 2003, presso il Centro congressi Hotel Minerva sito in via Fiorentina n° 4 ad Arezzo, l’Associazione APTPI (Associazione Piercers Tatuatori professionisti italiani) ha realizzato il I° meeting nazionale per difendere e promuovere il tatuaggio e il piercing in Italia.

La APTPI è una associazione ONLUS, nata nel settembre del 2003 per volontà di un gruppo di dieci persone, cinque tatuatori e cinque piercers, decise a tutelare la professionalità del proprio lavoro e la sicurezza del cliente.

A dimostrazione della necessità di un organismo di tal genere basti citare l’elevatissimo numero di partecipanti, oltre 200, accorsi al meeting: un numero molto superiore alle aspettative.

In apertura del convegno Bruno Valsecchi, Presidente della APTPI, ha esposto le finalità dell’associazione: migliorare gli standard minimi igienici creando un unico e sicuro modus operandi in merito alla decontaminazione e sterilizzazione dei materiali utilizzati per operare sul cliente; imporre una procedura unificata di lavoro che tuteli la salute dell’operatore, piercer o tatuatore che sia, e del cliente; indicare i requisiti strutturali più idonei alla scelta di un luogo di lavoro (le ASL di ogni regione forniscono in proposito indicazioni precise e specifiche); promuovere una educazione ed una cultura del settore nei confronti di pubblico e professionisti.

Valsecchi ha sottolineato che, in conseguenza della enorme diffusione delle pratiche di modificazione corporea e della loro evoluzione in fenomeno di massa, la APTPI sente urgente il bisogno di autoimporsi regole che garantiscano la professionalità degli operatori nel settore.

Dopo la pausa pranzo è intervenuto il Dr. Luigi Perillo, commercialista. Numerosi e utilissimi i suoi suggerimenti su come dar vita e mantenere una impresa in questo settore: da quelli riguardanti gli aspetti previdenziali e gli adempimenti fiscali e contabili a quelli in merito a finanziamenti e rapporti di lavoro. La platea si è molto interessata alle modalità di rapporto lavorativo che uno studio professionale può allacciare con ospiti provenienti da altri studi nazionali e internazionali e con operatori collaterali quali apprendisti, segretari, addetti alla sterilizzazione.

In seguito ad una breve pausa ha preso la parola l’Avv. Marcello Perillo. Dopo aver fatto tristemente notare che in Italia né piercer né tatuatore hanno una precisa figura giuridica, e che scarsissima è la regolamentazione degli aspetti normativi a livello regionale e nazionale, il suo intervento si è concentrato sul tema della responsabilità civile e penale degli operatori.

Il pubblico ha accolto con entusiasmo l’invito a sottoporre ai clienti una serie di moduli, strumento di tutela degli interessi di entrambe le parti in questione: un consenso informato che raccolga i dati personali del cliente utili a eseguire il piercing o il tatuaggio nelle migliori condizioni di sicurezza; una dichiarazione di consapevolezza con la quale il cliente prenda assoluta coscienza di ciò che sta per fare sul proprio corpo; una modulistica specifica per i minori.

Prima di tuffarsi nel pieno del secondo giorno del convegno, i partecipanti hanno potuto gironzolare tra gli stand: Arklyn project, Micromutazioni e Newstar per attrezzatura e gioielleria da piercing; SunSkin e Lauro Paolini per attrezzatura da tatuaggi; Ceia macchine ad ultrasuoni; Gym International scuola di formazione per operatori; Amuchina prodotti per la pulizia e disinfezione; le riviste Tattoo Life e Tattoo Energy.

Degno di nota lo stand dell’associazione Survival International, dedita alla raccolta di fondi per la tutela dei diritti delle popolazioni tribali.

Durante la mattinata, La Dr.ssa Laura Lanfredini Responsabile dell’Unità Operativa di Igiene Pubblica dell’ASL di Milano, con l’aiuto di una assistente ha illustrato in modo esaustivo le problematiche sanitarie relative alla pratica di piercing e tatuaggio. L’amplissimo dibattito, che ha coinvolto pressocchè ogni presente, ha dato modo di approfondire ogni più particolare aspetto delle procedure esecutive.

Dopo la riposante pausa pranzo, mai abbastanza per gli organizzatori sempre in moto, Alfredo Caliberti, insegnante presso la Croce Rossa Italiana, ha tenuto un corso di primo soccorso, indispensabile per intervenire nel modo migliore di fronte ad ogni evenienza.

Da ultimo, Il Rag. Nazareno Salpistis, operante presso una nota compagnia assicuratrice italiana, ha presentato una serie di pacchetti assicurativi per tutelare la professione del piercer e del tatuatore.

In chiusura dei lavori i fondatori della APTPI hanno salutato e ringraziato i partecipanti presentandosi uno per uno, esprimendo unanimi la propria soddisfazione nel vedere tanti entusiasti operatori impegnati nella ricerca di una professionalità che garantisca serietà al proprio lavoro e qualità e sicurezza per il cliente.

il consiglio direttivo APTPI