Durante l’annuale Conferenza Internazionale sulla pratica di body piercing organizzata da Associazione Piercer Professionisti con sede negli stati uniti, si è tenuto il consueto Meeting Internazionale aperto ai partecipanti alla conferenza.
Questo è un appuntamento che esula dalle topiche strettamente legate alla pratica di per se, ma è un importante momento dove tramite i partecipanti, si fa il punto della situazione principalmente burocratica e amministrativa legata alle pratiche di body art ed in particolare al body piercing.
Si è discusso di come si stia evolvendo e meglio dire involvendo la questione sorta in Inghilterra qualche anno fa sulla questione dei piercing genitali femminili che al momento vengono a mio a nostro avviso e non solo, catalogati dalle autorità come “mutilazioni genitali” ed erroneamente accomunate alle mutilazioni genitali femminili che vengono praticate in alcuni paesi mediorientali alle donne in età infantile per motivi culturali.
Purtroppo questo è un punto che ci tocca da vicino in quanto praticanti questa professione. Questo è a nostro avviso un grosso errore di interpretazione sopratutto alla luce del fatto che le donne di maggiore età che si sottopongono alla applicazione di piercing genitali lo fanno coscientemente e di spontanea volonta, contrariamente a quanto invece accade nel caso delle mutilazioni genitali fatte su minorenni per motivi culturali.
Al di la di questa errata interpretazione da parte delle autorità, che speriamo non sia volontaria ma basata sula non conoscenza del body piercing genitale, abbiamo scoperto proprio durante il meeting che in Inghilterra, le donne che si sottopongono a visite specialistiche avvenute prevalentemente per urgenze al pronto soccorso e per motivi che esulano dal piercing, vengono segnalate contro la loro volontà come vittime di abusi entrando così anche loro nella lista e nelle statistiche delle donne abusate.
Questo è davvero un pericoloso precedente che potrebbe innescare a cascata tutta una sequenza di effetti di limitazione della libertà personale in paesi che oggi si considerano emancipati e liberali quali per esempio l’Inghilterra. Questo pericoloso errore si potrebbe poi allargare a macchia d’olio anche in altri paesi.
Una cosa a nostro avviso incredibile per la quale come comunità, stiamo cercando di opporci per quelle che sono le nostre possibilità per evitare che si consolidi e che possa poi diventare un trend anche in altre nazioni.
Un altro importante punto nota di merito è il fatto che negli ultimi anni si sono formate numerose entità organizzative professionali del body piercing un po’ in tutto il mondo e che esse stiano cercando di organizzare eventi di formazione professionalizzanti alla pratica di body piercing un po’ in tutto il mondo.
Noi come associazione nata nel 2003 siamo personalmente molto felici di queste realtà che si stanno consolidando, sopratutto con l’aiuto della APP, associazione dalla quale sono poi partite tutte le altre e che APP sta supportando in modo molto efficace.
Le associazione presenti al meeting erano: JPPA (associazione Giapponese), APPE (associazione Spagnola), LBP (associazione che racchiude all’interno un po tutte le realtà sud americane), UK APP (associazione Inglese), VPP (associazione Tedesca), APTPI (associazione piercers e tatuatori professionisti italiani che era qui rappresentata da Bruno Valsecchi, legale rappresentante) l’associazione Brasiliana che essendo in stato germinale non ha ancora un suo acronimo ma che presto nascerà a tutti gli effetti legalmente e ovviamente APP come organizzazione ospitante.
Oltre ai rappresentanti delle varie associazioni, erano presenti anche numerosi privati provenienti da USA, Messico, Venezuela, Brasile, Argentina, Inghilterra, Canda, Germania, Olanda, Portogallo, Francia, Giappone e Italia. Professionisti interessati alle varie situazioni internazionali, che hanno dimostrato interessa anch’essi con la loro presenza, alla quanto mai attuale necessità di una coalizione internazionale al di fuori degli interessi strettamente personali, per il bene della nostra industria e per il bene di una corretta informazione unificata e uniforme, che possa comunicare in modo moderno e professionale.
Come associazione continuiamo a renderci disponibili così come siamo facendo ormai da quasi quindi anni.
E’ stato un importante momento di condivisione e interazione che dovrebbe ripetersi più spesso almeno all’interno dei singoli continenti per poter essere ancora più efficace.
APTPI staff