Appena tornati dal Dallas Suscon, provati dal viaggio ma soddisfatti e pieni di nuovi spunti di riflessione.
Durante questo week end sono successe così tante cose che resta quasi difficile ricordarsele tutte.
Questo evento è da ritenersi memorabile per tutta una serie di fattori, in ordine cronologico il primo momento topico è stata la riunione di tutti i team leader partecipanti all’evento al fine di fare il punto su cosa sta succedendo e come si sta evolvendo la pratica della sospensione corporale in giro per il mondo.
A questa riunione hanno partecipato 69 team leder di gruppi di sospensione provenienti da tutto il mondo, ognuno con una plausibile differente formazione e intenti nei confronti della sospensione.
Il punto saliente è stato capire se ci fosse da parte di tutti la volontà di unirsi per creare un network di comunicazione e condivisione di informazioni con la finalità di evolvere e per quanto possibile tutelare questa disciplina che si sta diffondendo in modo esponenziale in tutto il globo.
Ci sono stati differenti approcci per quanto riguarda le eventuali modalità, ma di sicuro si è evinto che c’è da parte di tutti la voglia di fare fronte comune per il bene di una disciplina che, per tutta una serie di motivi, sta a cuore a tutti noi.
Si sono così buttate delle solide basi per la formazione futura di una associazione internazionale di gruppi di sospensione corporale.
Ci auguriamo che si riesca a portare avanti questo progetto in modo concreto e costruttivo per tutti.
Durante i tre giorni successivi poi si è svolto l’evento vero e proprio.
Questo particolare SusCon è stato un momento di grosso cambiamento per quanto riguarda la concezione del SusCon tradizionale. Oltre che all’aspetto ludico, si è mirato molto alla formazione professionale dei praticanti, formazione offerta anche in alcuni altri eventi, ma in maniera meno approfondita; in questo particolare caso la formazione è stata al primo posto.
Infatti, parallelamente al SuScon si è svolta una conferenza sulla sospensione corporale, dove sono state toccate tutta una serie di materie tecniche ed igienico sanitarie strettamente legate alla pratica di sospensione corporale. Dalle tecniche di base e avanzate di rigging (sartiame), antropologia, prevenzione della contaminazione crociata, scelta e caratteristiche dei materiali impiegati nella pratica, sicurezza nella sospensione, scelta del posizionamento dei ganci, tecniche, preparazione all’assistenza tecnica specifica per i possibili imprevisti che possono succedere durante la sospensione, legislazione ( in questo caso specificatamente per gli USA ) e tutta un’altra serie di lezioni per un totale di 35 classi.
APTPI, nella figura di Bruno Valsecchi, è stata chiamata a tenere 2 workshops sul “ Controllo della contaminazione crociata attraverso l’utilizzo di un gel reattivo alla luce UV durante la pratica di sospensione” introducendo così un concetto del tutto nuovo, volto alla sensibilizzazione dei praticanti di questa disciplina.
Il Workshop era così suddiviso: introduzione teorica al concetto dell’importanza della prevenzione, documentario esplicativo e prova pratica da parte di alcuni partecipanti ( la parte pratica è stata seguita anche da Beppe De Palo, come Tutor).
Il Suscon non è stato solo formazione, ma, come di consueto succede, si è dato molto spazio all’aspetto ludico in un grande salone predisposto con tutti i materiali necessari per dare libero sfogo all’espressione artistica e stilistica di quanti si sono cimentati sia nel sospendersi che come rigger.
Spettacolari e avanzate installazioni di ogni genere si sono succedute durante i tre giorni del Suscon: più esplicative delle parole saranno le immagini che avrete la possibilità di vedere allegate a questo articolo.
E per concludere non possiamo non parlare dell’incredibile momento artistico esterno al Suscon ma ad esso correlato, svoltosi al Lakewoodtheater di Dallas, dove il grande Stelarc, in collaborazione con Wings of Desire hanno dato vita ad una performance da lasciare senza fiato.
Bruno e Beppe, come riggers, sono stati chiamati a fare parte della crew, che è stata necessaria per la realizzazione di questa installazione.
E’ stato un grande onore per noi poter collaborare con alcuni dei migliori professionisti mondiali.
Stelarc ha introdotto la serata con la presentazione di “ Meat, Metal & Code: Zombi e Cyborg Bodies”, per poi passare alla performance vera e proprio.
Molto più eloquenti le immagini delle parole, pertanto vi rimandiamo alle foto allegate.
Concludiamo ringraziando Allen Falkner che ci ha invitati anche quest’anno e speriamo che il nostro aiuto sia stato fruttuoso per tutti… Per noi questa occasione è stata una straordinaria esperienza ed opportunità di confronto e di interazioni incredibilmente proficue con i nostri colleghi di tutti il mondo.
Grazie Allen e grazie a tutto il Dallas SusCon team per avere organizzato un evento memorabile come quello appena terminato.
In situazioni come queste non si può non avvertire il senso di appartenenza a qualche cosa di grande, di genuino, nonostante tutte le nostre differenze culturali; sono più che mai convinto che lascerà un’ indelebile impronta nell’antropologia contemporanea.
See you hopefully soon, maybe at the Italian SusCon